Ciao Simona,
ti scrivo perché sto valutando l’idea di aprire la partita iva per diventare redattore a tempo pieno.
Tempo fa mi sono informato e mi dissero che c’erano dei costi fissi da sostenere (sia per l’apertura che per la gestione).
Dato che io ora sto iniziando, e non ho la minima idea di quanto possa fruttare, a livello economico, questa attività, non vorrei caricarmi di spese fisse, che magari potrei non sostenere, dal punto di vista economico.
Allo stesso modo però, voglio mettermi al sicuro dal punto di vista lavorativo.
Dammi le tue opinioni in merito.
Ciao e grazie.
Paolo
Ciao Paolo,
Considera che non sei obbligato ad aprire subito una partita iva, ma puoi lavorare con studi o altro con altre forme di collaborazione: dipendente a tempo pieno o parziale, cocopro, collaborazione occasionale (fino a 5 o 6000 euro l’anno, ora mi sfugge l’importo) oppure contratti a chiamata, eccetera.
La partita iva ti “professionalizza”, ma prima di aprirla dovresti
sviluppare il tuo lavoro con queste altre forme di collaborazione almeno per poter incassare, una volta aperta la partita iva, 1600-1700 euro al mese (con partita iva circa il 55-60 per cento della cifra torna allo stato come Irpef, Inps, ecc, mentre con le altre forme di collaborazione i contributi te li pagano i datori di lavoro e il netto quindi è molto più basso).
Il consiglio che ti do io è di iniziare appunto a lavorare, sempre con un contratto scritto, come collaboratore e poi quando avrai
creato il tuo giro potrai pensare alla partita iva.
Anche perché i costi ci sono: l’apertura della partita iva (200-300 euro, dipende se te ne occupi direttamente o vai da un commercialista), il commercialista (intorno ai 1000-1200 euro all’anno come minimo), l’ufficio o la sede se ne avrai bisogno (io lavoro da casa o presso studi e aziende con cui collaboro quando ho bisogno di incontrare qualcuno, ma se inizi un’attività dovrai porti il problema su come reperire i clienti e dove eventualmente incontrarli), il telefono (diciamo attorno ai 100 euro al mese se spendi mediamente poco), la connessione internet (30-40 euro al mese più l’installazione o le spese iniziali), ecc.
Non sei sanzionabile se lavori senza partita iva, lo sei se lavori in nero!
Aggiungo un’ultima cosa: puoi anche aprire la partita iva ed essere contemporaneamente dipendente o cocopro, ma le spese dell’apertura e della gestione ce le avresti ugualmente (il commercialista per esempio) e naturalmente facendo altri lavori come dipendente – e quindi con vincoli d’orario e di presenza - non potresti commercialmente gestire la tua attività con libertà, svilupparla e pensare di farla a tempo pieno (se non hai tempo per svilupparla non può crescere!).
Sono tutti aspetti che devi valutare tu, anche rispetto all’investimento iniziale che sei in grado di fare (per esempio prevedendo di non incassare soldi per 3 o 4 mesi), che come “esterna” non posso certo analizzare io.
Ciao
Simona