Spesso mi contattano per sapere se uno o l’altro corso di scrittura (scrittura creativa, web editing, copywriting, giornalismo, ecc) è valido o non valido, se vale la pena farlo, se è troppo costoso, ecc. (come se io fossi onnisciente, a volte...)
Ho pensato di fare un breve post al riguardo tanto per aiutare chi deve scegliere un corso da fare.
I corsi vanno tutti valutati facendo delle considerazioni importanti riguardo a:
- Contenuti del corso: occorre procurarsi un programma o mettersi in contatto con il docente o chi organizza il corso (se non vi mettono a disposizione un programma in 20 righe... be’, mi sa tanto che non è molto serio!);
- Costo (commisurato al docente, alla durata, alle spese di spostamento che dovremo sostenere, alle nostre disponibilità economiche... insomma, un corso può costare tanto e dare tanto, oppure costare tanto ed essere inutile!)
- Durata (vale la pena fare un corso molto generico che sia anche molto breve?)
- Possibilità effettiva di impegno (mai fare un corso se poi non si ha il tempo di seguire tutte le lezioni)
- Docenza e public relations (intendo dire che se il docente è un personaggio “importante” nel settore in cui vogliamo lavorare può essere utile fare un piccolo investimento per conoscerlo in modo informale e per captare come ha fatto lui a diventare un professionista, nonché per stringere amicizia per il futuro)
Un corso è utile quando trasmette informazioni, trasmette know-how, dà la possibilità di mettersi in gioco in aula, dà la possibilità di fare un investimento economico appropriato e commisurato all’utilità del corso.
Una quotazione personale:
Credo che una giornata in aula debba costare al massimo un centinaio di Euro (comprese le spese di spostamento), ma solo se è un corso veramente “tosto” per il quale tutti i 5 fattori su esposti sono ottimizzati.
Io di più non spenderei, perché i corsi difficilmente aprono in modo automatico delle porte, occorre comunque darsi da fare parecchio per aprirle.
Naturalmente chi ha esperienze diverse posti un commento, grazie.
Ps: un altro aspetto è la possibilità di fare uno stage dopo il corso. Io penso che un corso (soprattutto di breve durata, in 7-10 lezioni) che prevede uno stage non retribuito sia un corso inutile, vuol dire che in aula non si impara nulla e che, oltre a farsi pagare per insegnare nulla, poi sfruttano pure i corsisti per farli lavorare gratis. Se decidete di fare uno stage, non pagate 3000 euro per fare prima un corso di preparazione. La mia impressione è che i corsi fatti a certe cifre siano delle vere fregature.
Ho pensato di fare un breve post al riguardo tanto per aiutare chi deve scegliere un corso da fare.
I corsi vanno tutti valutati facendo delle considerazioni importanti riguardo a:
- Contenuti del corso: occorre procurarsi un programma o mettersi in contatto con il docente o chi organizza il corso (se non vi mettono a disposizione un programma in 20 righe... be’, mi sa tanto che non è molto serio!);
- Costo (commisurato al docente, alla durata, alle spese di spostamento che dovremo sostenere, alle nostre disponibilità economiche... insomma, un corso può costare tanto e dare tanto, oppure costare tanto ed essere inutile!)
- Durata (vale la pena fare un corso molto generico che sia anche molto breve?)
- Possibilità effettiva di impegno (mai fare un corso se poi non si ha il tempo di seguire tutte le lezioni)
- Docenza e public relations (intendo dire che se il docente è un personaggio “importante” nel settore in cui vogliamo lavorare può essere utile fare un piccolo investimento per conoscerlo in modo informale e per captare come ha fatto lui a diventare un professionista, nonché per stringere amicizia per il futuro)
Un corso è utile quando trasmette informazioni, trasmette know-how, dà la possibilità di mettersi in gioco in aula, dà la possibilità di fare un investimento economico appropriato e commisurato all’utilità del corso.
Una quotazione personale:
Credo che una giornata in aula debba costare al massimo un centinaio di Euro (comprese le spese di spostamento), ma solo se è un corso veramente “tosto” per il quale tutti i 5 fattori su esposti sono ottimizzati.
Io di più non spenderei, perché i corsi difficilmente aprono in modo automatico delle porte, occorre comunque darsi da fare parecchio per aprirle.
Naturalmente chi ha esperienze diverse posti un commento, grazie.
Ps: un altro aspetto è la possibilità di fare uno stage dopo il corso. Io penso che un corso (soprattutto di breve durata, in 7-10 lezioni) che prevede uno stage non retribuito sia un corso inutile, vuol dire che in aula non si impara nulla e che, oltre a farsi pagare per insegnare nulla, poi sfruttano pure i corsisti per farli lavorare gratis. Se decidete di fare uno stage, non pagate 3000 euro per fare prima un corso di preparazione. La mia impressione è che i corsi fatti a certe cifre siano delle vere fregature.
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