10+1 cose spiacevoli del fare il copy freelance (no, non sono mestruata oggi...)
1) Il copy VENDE se stesso e la propria professionalità
2) Il copy non trascorre la sua giornata lavorativa davanti a un computer a scrivere, ma fa un lavoro commerciale e deve stare dietro anche a problemi amministrativi come l’emissione delle proprie fatture e ricevute
3) Il copy non trascorre sempre le sue giornate a scrivere; deve incontrare il cliente, che sia un’agenzia o direttamente l’azienda che deve fare un sito o una brochure o una pubblicità, poco cambia: il copy deve essere anche un commerciale
4) Il copy freelance deve scattare sull’attenti quando lo chiamano; non si può concedere di rifiutare un lavoro perché non gli piace e deve CORRERE dal cliente
5) Il copy non scrive una volta un testo, ma come minimo lo dovrà rivedere una seconda volta (come minimo)
6) Qualche volta il cliente correggerà la grammatica al copy; e il copy se ne accorgerà ma dovrà “fare il signore” (bella questa espressione che mi ha scritto la mia amica Nadia!) e fare in modo che il testo finale sia corretto (mi è capitato la settimana scorsa... Mi hanno “scorretto” un’espressione grammaticale che io avevo scritto giusta)
7) Il copy VENDE parole, ma non sempre il cliente ascolta le parole giuste
8) A volte il cliente mette al copy dei paletti, degli elementi irrinunciabili nel suo testo; dopo un lavoro enorme per far tornare tutti i paletti, il cliente toglierà i paletti perché non sono così irrinunciabili. E il copy dovrà, anche in questo caso, fare il signore.
9) Il copy deve essere paziente
10) Il copy deve dare ascolto anche all’art director, al web designer, ai grafici (per questo punto bisognerebbe fare un altro 10+1)
10) + 1) Nessuno paga la benzina al copy, quella deve rientrare nel preventivo dei testi
1) Il copy VENDE se stesso e la propria professionalità
2) Il copy non trascorre la sua giornata lavorativa davanti a un computer a scrivere, ma fa un lavoro commerciale e deve stare dietro anche a problemi amministrativi come l’emissione delle proprie fatture e ricevute
3) Il copy non trascorre sempre le sue giornate a scrivere; deve incontrare il cliente, che sia un’agenzia o direttamente l’azienda che deve fare un sito o una brochure o una pubblicità, poco cambia: il copy deve essere anche un commerciale
4) Il copy freelance deve scattare sull’attenti quando lo chiamano; non si può concedere di rifiutare un lavoro perché non gli piace e deve CORRERE dal cliente
5) Il copy non scrive una volta un testo, ma come minimo lo dovrà rivedere una seconda volta (come minimo)
6) Qualche volta il cliente correggerà la grammatica al copy; e il copy se ne accorgerà ma dovrà “fare il signore” (bella questa espressione che mi ha scritto la mia amica Nadia!) e fare in modo che il testo finale sia corretto (mi è capitato la settimana scorsa... Mi hanno “scorretto” un’espressione grammaticale che io avevo scritto giusta)
7) Il copy VENDE parole, ma non sempre il cliente ascolta le parole giuste
8) A volte il cliente mette al copy dei paletti, degli elementi irrinunciabili nel suo testo; dopo un lavoro enorme per far tornare tutti i paletti, il cliente toglierà i paletti perché non sono così irrinunciabili. E il copy dovrà, anche in questo caso, fare il signore.
9) Il copy deve essere paziente
10) Il copy deve dare ascolto anche all’art director, al web designer, ai grafici (per questo punto bisognerebbe fare un altro 10+1)
10) + 1) Nessuno paga la benzina al copy, quella deve rientrare nel preventivo dei testi