Creativaconcc, copywriter freelance "pratica"

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venerdì 19 settembre 2008

[Risorsa] De Benedetti al Festivaletteratura 2008


Festivaletteratura 2008
Evento 78
Ilario Bertoletti, Paolo De Benedetti
MAGIE DEL REDATTORE - Dal testo al libro

Come da un manoscritto nasce un libro? Per quali percorsi? Chi, oltre all’autore, ne è l’artefice? Domande per dialogare con Paolo De Benedetti, tra i maggiori protagonisti dell’editoria italiana degli ultimi 50 anni, sulle magie del lavoro redazionale, tra aneddoti, esperienze e interrogativi teologici.




(appunti rubati dalla creativaconcc)

Di solito la poesia non è il modo per entrare in qualcosa, ma per essere cacciati via.

Bisogna che il libro risponda alla formalizzazione dell’editore.
La maiuscola, il suo uso o non uso, può porre un problema teologico.
Quanto più uno è bigotto, tanto più mette le maiuscole nelle parole che riguardano la teologia.
La D non va dopo a ed e congiunzioni, a meno che siano seguite da parole che iniziano per a o e.
No al corsivo e alle virgolette alla stessa frase.
Le caporali mi fanno venire in mente i carabinieri, io le guardo con diffidenza.

È molto più facile avere rapporti di correzione manoscritti con un autore defunto… e ancora più facile è quando anche la moglie è defunta.

Non c’è un libro che non abbia un refuso.

I correttori bozze andrebbero affidati al WWF. Oggi si nota molto la loro assenza.

Il correttore bozze deve leggere le parole cogliendo il senso, ma poi dimenticarlo. Se no continua a leggere senza correggere.

A parte gli ergastolani e i paralitici, che hanno tutto il tempo, gli altri lettori di libri devono sempre compiere una scelta su cosa leggere. E questa scelta spesso dipende in parte da loro e in parte dal caso.

Un editore deve fare libri che si vendono molto per farne anche di quelli che si vendono poco ma sono di qualità.
L’editoria è un’impresa in cui si trasmette cultura.

Ci sono quelle che non sono case editrici, ma capanne editrici.

In genere i libri che meritano attenzione sono quelli che cadendoti su un piede non ti fanno male.

Mandare i curriculum alle case editrici è come giocare al lotto: ma se uno non gioca non vince.

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