Creativaconcc, copywriter freelance "pratica"

Il blog "creativaconcc" - selezione di notizie, idee e opportunità nel campo della scrittura - è un'iniziativa di Simona Cremonini, copywriter/editor/addetta stampa libera professionista.
Come creativaconcc (ovvero "creativa con conto corrente") sono costantemente disponibile per nuove collaborazioni con agenzie di comunicazione, case editrici, redazioni giornalistiche, enti, aziende, autori e professionisti nei campi della scrittura pubblicitaria, redazione testi, ufficio stampa, editing, correzione bozze, oppure per l'organizzazione di eventi letterari (festival, corsi, presentazioni).

Per preventivi potete visitare il sito personale oppure scrivermi a creativaconcc@simonacremonini.it


sabato 30 giugno 2007

Lo sciopero dei giornalisti

«La Segreteria della Fnsi, su mandato della Giunta Esecutiva e del Consiglio Nazionale, ha proclamato per sabato prossimo 30 giugno lo sciopero nazionale dei giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa e dell'emittenza radiotelevisiva pubblica e privata e degli uffici stampa. Si tratterà di una giornata di silenzio dell'informazione proclamata per respingere l'attuale pesante attacco all'autonomia del giornalismo e al diritto di cronaca. Il Sindacato dei giornalisti sottolinea, in particolare, la gravità del disegno di legge Mastella sulle intercettazioni, approvato dalla Camera con voto quasi unanime, e che, se approvato anche dal Senato, limiterebbe pesantemente l'informazione giudiziaria. La Fnsi chiede inoltre la rapida approvazione delle leggi che riguardano la comunicazione, la riforma delle leggi sull'editoria e sulla Rai e l'attuazione della legge 150 negli uffici stampa pubblici. La Federazione della Stampa intende inoltre protestare per il persistere del blocco al rinnovo del contratto di lavoro da parte degli editori della Fieg, che stanno minacciando un attacco all'occupazione giornalistica e alla solidità finanziaria dell'Istituto di Previdenza Inpgi, annunciando stati di crisi, casse integrazioni e prepensionamenti. Tutto ciò in una situazione in cui si va aggravando il problema del precariato giornalistico, un fenomeno ormai più ampio dello stesso lavoro dipendente».

(comunicato FNSI)

[Idee INopportune] Perché non rispondere a un annuncio del genere – parte 2

___ Magazine cerca aspiranti giornalisti per collaborazione

Cerchiamo 5 ragazzi con spiccate capacità di scrittura, con esperienza giornalistica o no, che desiderino contribuire in maniera costante alla realizzazione del magazine online ________, per la sezione __________.
Si offre un'occasione di far parte di un SERIO progetto in divenire, un'ambiente giovane e dinamico, dove scambiare produttuvamente esperienze ed idee. Pubblicazione regolare NON retribuita dei propri scritti, dopo approvazione, su testata giornalistica online regolarmente registrata al tribunale di Roma.



Pubblicazione regolare NON retribuita dei propri scritti, dopo approvazione, su testata giornalistica online regolarmente registrata al tribunale di Roma.
Oh-mamma-mia! Ma che vuol dire??????? E meno male che il progetto è SERIO!!!

NB: un'ambiente (hanno bisogno anche di un correttore bozze, e meno male che è gente che fa una testata registrata)

[Idee INopportune] Perché non rispondere a un annuncio del genere – parte 1

Il portale ________ è in cerca di giornalisti che vogliano redarre articoli al fine di potersi accreditare per qualche servizio o conferenza. Per qualsiasi informazione potete inviare una email all'indirizzo _________________


Perché non rispondere a un annuncio del genere?

Ma scusate, ma che cosa stanno offrendo? Una collaborazione gratuita? Oppure un “cambio merce” non ben definito?

Ma che vuol dire “al fine di potersi accreditare per qualche servizio o conferenza”?
Quante volte vi capita di andare a “conferenze” e aver bisogno dell’accredito? La maggior parte delle conferenze sono gratuite...

Detesto chi mette annunci che fanno leva sulle aspirazioni degli altri e gioca sull’ambiguità.



E poi chi vorrebbe lavorare con una redazione che usa il verbo “redarre”? Ma cercatevi un buon correttore bozze!

venerdì 29 giugno 2007

10 + 1 Come scrivere un best seller secondo Ken Follett

"La prima regola per uno scrittore è scrivere in modo semplice. Riterrei di aver fallito, se i miei lettori fossero costretti a leggere due volte la stessa cosa per capirla".

Ho ripescato qui http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/follett/follett/follett.html un vecchio articolo in cui Ken Follett lancia il suo decalogo per scrivere un best seller.

1) Prosa elementare, innanzitutto. Mai scrivere difficile, mai costringere chi legge ad aprire il vocabolario. Perché il principale obiettivo dev'essere quello di far svagare il lettore, di inventare trame avventurose che lo trasportino in un'altra realtà. Il linguaggio non deve rappresentare un ostacolo, e perciò dovrà essere "basic".

2) Definire un progetto. Mai partire scrivendo "Capitolo I" in testa al foglio. Procedere senza sapere dove si vuole arrivare è il metodo migliore per perdere tempo e seminare il libro di errori e incongruenze. All'inizio, invece, sarà bene tracciare una scaletta di eventi.

3) Farsi consigliare da amici e parenti. Una volta buttata giù una scaletta, bisognerà sottoporre questo indice a diversi tipi di lettori: amici, ma anche lettori professionisti."Dovreste chiedere sempre, a chi vi sta intorno, che cosa gli piacerebbe leggere". L'idea di base dovrà essere riassumibile in una sola frase.

4) Connotare i personaggi. Una volta definita l'idea centrale della storia, bisognerà individuare i personaggi, con le loro caratteristiche fisiche ed emotive.

5) Il "labor limae". In un thriller, il lavoro di lima durerà parecchi giorni, perché se un personaggio, nel corso della vicenda, si comporta in un certo modo, tutte le descrizioni precedenti dovranno preparare a quella reazione. L'effetto di sospensione nel lettore si accresce, cioè, tornando continuamente indietro, man mano che si va avanti nella scrittura.

6) Rigore nella documentazione. La ricostruzione storica dovrà essere fatta con molta attenzione. Per questo, l'attività di ricerca sarà un momento decisivo nella preparazione del libro. Anche perché proprio il vaglio di testi e di fonti è una preziosa occasione di ispirazioni. Follett ammette di servirsi di ricercatori professionisti che gli forniscono non solo dati storici e schede accurate sulle vicende che intende trattare, ma anche testimonianze, indagini personali, interviste e curiosità varie.

7) Stendere l'indice. Dovrà essere di almeno 25 pagine, e contenere un abstract dei vari capitoli. A questo punto cominceranno le "consultazioni". Dagli agenti librari agli amici, dai parenti ai colleghi. L'importante sarà raccogliere più commenti possibili. Alla fine di questa operazione collettiva l'indice andrà probabilmente riscritto, prendendo in considerazione i suggerimenti ricevuti.

8) Il primo capitolo. Per Follett è la parte fondamentale di un libro. Dal momento che da esso dipenderà la scelta del lettore di andare avanti o lasciar perdere, è lì che concentra quanti più elementi possibili. Uno sforzo nel quale impiega circa sei mesi, più di quanto occorra per scrivere tutto il resto del libro. Da subito va messo in atto un principio basilare di tecnica di scrittura: un radicale colpo di scena ogni quattro, al massimo sei pagine. E l'effetto di legare il lettore è assicurato. Una regola obbligatoria per lo scrittore, che confessa di averla appresa da "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen, e di aver ritrovato nei racconti di Dickens.

9) Cercare un editore. Per Follett non è affatto il momento più difficile. "Un buon libro si riconosce", sostiene lo scrittore. "E anche se difficilmente potrà capitarvi ciò che è successo a Nicolas Evans, l'autore dell' "Uomo che sussurrava ai cavalli", immediatamente richiamato da un editore letteralmente impazzito dopo la lettura dei primi due capitoli, non dovrebbe essere troppo difficile farvi fissare un appuntamento da un agente". Pagine gialle alla mano, insomma. E tanta fiducia.

10) L'anima del successo: la pubblicità. Non ha nulla a che fare con le tecniche di scrittura, ma Follett la include tra i segreti del successo. La pubblicità, nel suo caso, comincia dopo aver completato la scrittura del primo capitolo. Da quel momento, agenti, editori, collaboratori, iniziano la promozione del libro. E lui stesso trascorre circa due mesi tra Stati Uniti e America per parlare della sua prossima pubblicazione e stringere accordi di distribuzione. Evviva la sincerità. E buona fortuna anche a voi.

10 + 1) Ma l’avete guardata la foto? Se uno è un bell’uomo mica è un problema mandarlo in tv! ;-)

giovedì 28 giugno 2007

[Risorsa] Le 5 W del giornalismo

Le cinque W:

Who: chi
What: cosa
Where: dove
When: quando
Why: perché

martedì 26 giugno 2007

[Risorsa] Come fare una fattura

Cosa è obbligatorio (per legge) mettere quando emettiamo una fattura?
Lo schema seguente riassume i dati e le voci da indicare. Per qualunque specifica, poi, è meglio chiedere al commercialista.



Ditta emittente (Cognome e nome o ragione sociale)
Sede (via, numero, cap, comune, provincia)
Codice fiscale
Partita iva


Ditta ricevente
Sede (via, numero, cap, comune, provincia)
Partita iva


Numero fattura
Data


Oggetto della fattura più importo imponibile
Rivalsa Inps 4%
Eventuale Subtotale
Iva 20%
Totale fattura
Ritenuta d’acconto
A pagare

[Definizione] Guerrilla Marketing

Guerriglia Marketing è un insieme di tecniche di comunicazione non convenzionale che consente di ottenere il massimo della visibilità con il minimo degli investimenti.

Tratto da: http://www.guerrigliamarketing.it/

(la promozione ideale per i creativiconcc!)

lunedì 25 giugno 2007

[Step] Un nuovo cliente?

Sono in piena esaltazione: mi ha appena chiamata un’agenzia che vorrebbe provare a lavorare con me come copy!
Sono in una provincia limitrofa a Mantova, ora preparo il listino da mandare!

[Alla lavagna] Sondaggio – Cosa dicono le agenzie 1

Mentre sul blog proponevo il sondaggio ho scritto ad alcune agenzie (5) per chiedere loro di rispondere a queste due domande, relativamente ad annunci apparsi sul web tempo fa:

- Avete trovato la figura che cercavate?
- L'avete trovata grazie a curriculum arrivati dall'annuncio o tramite altre iniziative (per esempio avete assunto una persona che già conoscevate o vi siete rivolti a un'agenzia di lavoro)?


La prima agenzia che mi risponde (aveva pubblicato un annuncio per un copywriter junior) mi scrive:

le domande sono semplici, ma le risposte no.

Gli annunci su internet sono per noi molto utili.
Ci consentono di individuare candidati interessanti.
Non sempre si concretizza l'assunzione, per motivi vari.
Altra fonte per noi utile è data da chi ci scrive dopo aver visitato il nostro sito.
Il passaparola è spesso utile.
Non utilizziamo agenzie esterne se non occasionalmente e per figure non specialistiche (segretaria, impiegata, ecc.)

Mi pare che almeno una buona notizia ci sia: se il curriculum è interessante anche un mailing può dare frutti.

Speriamo che altre agenzie ci facciano sentire la loro voce!

10 + 1 Iniziative per promuoversi

10 + 1 Iniziative per promuoversi

Quali potrebbero essere dieci più uno modi per promuoversi come creativiconcc?
Eccezionalmente li commento con le mie esperienze...


1) Mailing del curriculum a case editrici, studi di comunicazione, web agencies, eccetera
Attività molto impegnativa, su cui lavoro da diversi anni. Finora ha fruttato qualcosa ma nell’ordine di 1 a 100 e limitatamente a colloqui di lavoro non concretizzati.
Le collaborazioni nate grazie al mailing per me sono essenzialmente due; una con una casa editrice che mi passa lavoro da più di un anno (piccoli lavori), e di cui sono molto contenta; un’altra con un’agenzia di pubblicità che mi ha fatto fare qualche lavoro.
Proseguirò col mailing, anche perché presentandomi come freelance con partita iva credo mi vedano in maniera un po’ diversa (spero); certo che i 200 curriculum mandati a Milano a case editrici quest’anno ottenendo solo un colloquio dall’esito deludente fanno molto pensare...

2) Concorsi (tipo “disegna il logo del comune di...” o “crea lo slogan per il comune di...”)
Ne ho fatto qualcuno di cui sono venuta a conoscenza casualmente. Non so mai dove andarli a trovare... Qualcuno può suggerirmi qualche sito/portale che li censisce?

3) Risposta a inserzioni di lavoro (web, quotidiani, eccetera)
Hanno funzionato solo per una collaborazione, che però mi sta dando delle soddisfazioni.
L’apertura del blog me le fa seguire costantemente, ma ho l’impressione che le agenzie mettano inserzioni a seconda di come tira il vento e il più delle volte facciano perdere del tempo (cioè con ragionamenti del tipo “Vediamo se trovo...” e non perché hanno davvero necessità).

4) Passaparola con conoscenti/amici del settore o non del settore
Questa è l’attività che mi ha fruttato di più: una collaborazione con uno studio di comunicazione con cui c’è una bella sinergia e una con una casa editrice di cui sono molto soddisfatta, nata grazie a una segnalazione fatta da un amico editore. In più Ferrara Edizioni, che è arrivata grazie all’amicizia con Marco Zolin, a sua volta nata grazie a LaTelaNera.

5) Frequentare eventi di settore come visitatori o partecipare a eventi di settore (per esempio, proporsi come standisti anche a titolo gratuito e poi mettersi in luce con gli altri espositori)
Esperienza fatta solo nelle fiere di libri, mai del settore pubblicitario; mi ha fruttato molto in termini di amicizie, che poi si sono rivelate utili (vedere punto 4) ed è stata comunque un’esperienza piacevole, anche se faticosa.

6) Annunci sul web
Non so se sono stata io fortunata o se chi mette annunci è al 100% onesto. Finora mi hanno sempre retribuita e ho trovato alcune collaborazioni importanti.

7) Collaborazioni a titolo gratuito con realtà conosciute o visibili, come riviste, quotidiani, siti web
Le mille collaborazioni gratuite che ho fatto in questi anni mi sono state utili come formazione e per creare una rete di contatti.
A Inchiostro e LaTelaNera devo tantissimo, e credo sia un ottimo modo per cominciare. Sicuramente la mia continuità come addetta ai lavori nel mio curriculum compensa in parte la mancanza della laurea, anche per l’aspetto formativo.

8) Un sito web personale o un blog
Una volta “agganciato” un cliente, difficilmente non si fa mandare almeno un preventivo dopo essere passato su simonacremonini.it; certo, il blog o sito da solo non mi sembra possa farcela, se chi lo cura non si mette in luce su altri portali o con collaborazioni non virtuali.

9) Chiedere aiuto a professionisti del settore
Non l’ho mai fatto neppure con quelli che conosco che hanno un piede in Longanesi. Certo è che personalmente mi fa perdere le staffe ricevere un curriculum visto che sono una giovane professionista e non ho certo la possibilità di regalare lavori in giro, la cui ricerca è costata tempo e fatica! Se qualcuno ha chiesto aiuto a editor e pubblicitari, però, può condividere la sua esperienza. Mi piacerebbe pubblicare qualche testimonianza.

10) Telemarketing o presentarsi di persona presso aziende, studi, case editrici
Ho iniziato a farlo con l’apertura della partita Iva. Ha dato piccoli frutti fatto a piccole dosi. È un lavoro in cui credo. Certo, bisogna essere capaci di presentarsi al telefono e di persona!

10 + 1) Fare guerrilla marketing, cioè inventarsi qualcosa di estremamente pazzo e creativo per farsi notare
Già riportare quello che faccio su creativaconcc (comprese le inserzioni a cui rispondo) è una pazzia... Ma sono sicura che mi verrà in mente dell’altro!